L'opinione — 01 aprile 2014

di Davide Ciliberti

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Il primo di aprile non è ancora terminato e già dal primo pomeriggio i media “tracciano un bilancio”  della giornata attuale. Peraltro decretando una “chiusura anticipata” delle urne dello scherzo. Che un po’ mette tristezza.

Infatti, a mio parere, nel leggere la carrellata di memorabilia già online da ore, salta subito agli occhi, anzi all’umore, quanto questo Pesce 2014, per lo meno per quanto riguarda noi italiani, sia stato moscio. Nulla di esilarante: una radio che annuncia il cambio di logo, un necrologio per un sindaco: roba già vista milioni di volte, di poco ingegno. Soprattutto se paragonato agli scherzi degli anni scorsi argutamente e sadicamente partoriti dalla mente di singoli cittadini, giornali e giornalisti “allegroni”, così pure aziende (cui la curva di visibilità e simpatia schizzava immediatamente verso l’alto).

Come se il 1° aprile se lo fossero dimenticati tutti. E sarebbe un vero peccato perché secondo me è una delle celebrazioni più belle dell’anno. Meglio dei vari festivi dedicati ai morti, santi e madonne. Oso: pure meglio del Natale.

 Il 1° aprile è la festa mondiale della risata, se possibile a crepapelle, da provocare le lacrime agli occhi. Perché nulla più di un bello scherzo, non importa se con una eco planetaria o soltanto al tuo capo ufficio,  ti fa sganasciare dalle risate. E’ il giorno in cui si santifica il buonumore.

OK, son d’accordo, in questo 2014 siamo poveri in canna, con mille problemi e una vita stressante col cellulare sempre in mano, l’auricolare sempre attivo, sepolti da valangate di email 24/7. Però dai! Almeno l’ingegno per uno scherzetto non possiamo averlo perso.

Ad ogni buon conto la giornata non è finita…

Lunga vita al primo di aprile!

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#evvivailpescedaprile   #evvivailprimoaprile

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