L'opinione — 08 marzo 2016
8 Marzo: oggi niente mimose. Per regalo un post o una lettera con la storia di una donna
La proposta: Sui social, in bella grafia su un foglio di carta , come dedica nella controcopertina di libro per regalo una storia di una donna che ha fatto l’8 marzo
La festa internazionale della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo.
“Oggi invece nell’abitudine comune – commenta Davide Ciliberti, comunicatore e fondatore della società Purple & Noise – questa giornata così importante rappresenta per la maggioranza degli italiani il giorno in cui affrettarsi ad acquistare ai semafori improbabili mimonse cresciute e colorate chissà come, o il “dovuto” regalino per la sua lei. Oppure nottate di grupponi di giovani o meno giovani ragazze scialare per le vie e le piazze per la tradizionale uscita “tutte-donne”.
Sarebbe bello oggi invece, anche magari usando proprio i social network, acquistando un libro, o meglio scrivendo una lettera, siano le donne medesime a fare un dono di cultura al proprio uomo di una delle migliaia di storie di tante singole e dimenticate donne che hanno contribuito a quella condizione, in Italia, decente – non così nel mondo – della donna.
O viceversa: sia l’uomo che lasci perdere il facile acquisto dei fiorellini gialli disponibili ad ogni semaforo offerti dai venditori illegali. E dedichi alla sua compagna, alla mamma, alle amiche la storia di una di loro.
“ Io ad esempio - racconta Davide Ciliberti - vorrei regalare alla mia compagna e a tutte le mie amiche la storia di Rossella Casini, studentessa universitaria rapita, violentata e uccisa a Palmi il 22 febbraio 1981 Si era innamorata di un ragazzo. Si erano fidanzati. Poi, lui, pentito con Rossella tentato di allontanarsi da quell’ndrangheta in cui era nato, allattato e cresciuto. Rossella ha lottato – sola - con tutte le sue forze e con tutto il suo amore per provare a strapparlo ad una piovra, fatta di ignoranza, localismo, malavita, perversioni mentali. E’ stata uccisa.”
“ Io ad esempio - racconta Davide Ciliberti - vorrei regalare alla mia compagna e a tutte le mie amiche la storia di Rossella Casini, studentessa universitaria rapita, violentata e uccisa a Palmi il 22 febbraio 1981 Si era innamorata di un ragazzo. Si erano fidanzati. Poi, lui, pentito con Rossella tentato di allontanarsi da quell’ndrangheta in cui era nato, allattato e cresciuto. Rossella ha lottato – sola - con tutte le sue forze e con tutto il suo amore per provare a strapparlo ad una piovra, fatta di ignoranza, localismo, malavita, perversioni mentali. E’ stata uccisa.”
IL CLAN NON PERDONA L’ AMORE DI ROSSELLA”
di Franca Selvatici (Repubblica)
di Franca Selvatici (Repubblica)
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/07/22/il-clan-non-perdona-amore-di.html